| 25 Septiembre 2015 |
"Ius soli" in aula da lunedì. Cittadinanza più facile per i figli di stranieri |
Diritto esteso ai minori che hanno studiato qui per 5 anni. Stralciate norme su adulti. Marazziti, Pi-Cd: «Abbiamo mediato per facilitare le norme ai bambini» |
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Si chiami pure lus soli "soft", o "temperato", ma finalmente la legge sulla cittadinanza va in aula alla Camera da lunedì prossimo, per essere votata la settimana successiva. Darà diritto ai bambini nati in Italia da genitori immigrati di diventare cittadini italiani, un diritto esteso aí minori arrivati nel nostro Paese e che abbiano studiato qui per almeno cinque anni.
Con requisiti precisi: i bambini nati in Italia da almeno uno dei genitori stranieri con il "permesso di soggiorno lungo della Ue" diventano italiani all'atto di nascita. I minori che invece sono arrivati qui, infanti di un anno o ragazzini di 12,10 lo diventano se hanno frequentato regolarmente almeno un ciclo di studi di 5 anni. Che abbiano finito le elementari, o frequentato 5 anni "a cavallo" fra diversi cicli nel sistema nazionale di istruzione. Entra così il principio di "ius culturae". Chi invece arriva tra i 12 e i 18 anni deve aver conseguito almeno un titolo di studio, e a 18 anni può diventare italiano. Più "soft" anche il concetto di "regolarmente residenti": fino a 90 giorni fuori Italia non è una "assenza".
Si è dunque sbloccato un impasse storico, grazie a una mediazione in commissione Affari Sociali alla Camera, dove il parere è stato approvato all'unanimità. In aula si aspetta lo "show" di Lega e Fratelli d'Italia, ma è comunque un «gran passo avanti che può portare a un cambiamento epocale, passare dallo Ius sanguinis - il diritto per chi è nato da almeno un genitore italiano - allo Ius temperato», ha commentato il presidente della commissione, Mario Marazziti (Per l'Italia- Centro democratico), che già nel 2004 presentò un proposta di legge con la comunità di Sant'Egidio.
Il compromesso, con due emendamenti di Ncd e Scelta Civica, è stato lo stralcio delle norme per gli stranieri adulti (portare da 10 a 5 anni il diritto alla cittadinanza) dal testo della relatrice Pd, Marilena Fabbri. Regole ora accantonate per il no dell'Ncd. «Ho accettato di levare il punto sugli adulti, per dare il via libera ai bambini - commenta ancora Marazziti - ma lo ripresenterò in seguito». Il deputato segnala il rischio di creare alcune migliaia di ragazzi "esodati": un ragazzo che è qui da molti anni e studia ma i genitori non hanno il permesso di soggiorno "lungo" della Ue perché prima non esisteva, cosa fa? La proposta è «far diventare italiano chi ha fatto 5 anni di studi o abbia concluso un ciclo», spiega il deputato centrista, e «un ultimo sforzo sarà perché la norma transitoria preveda che possa chiedere la cittadinanza anche chi ha più di diciotto anni e che magari ha più titoli di altri. Sennò si rischia un profilo di incostituzionalità».
Natalia Lombardo
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