LIVORNO. "La Giornata per la pace" istituita dal Consiglio Comunale nell'aprile del 2004, su esplicita richiesta della Comunità di Sant'Egidio per ricordare i tragici bombardamenti su Livorno del 28 maggio 1943 è giunta quest'anno alla sua undicesima edizione e mantiene tutta la sua validità e importanza in quanto la pace è una conquista che molti popoli non hanno ancora conseguita. L'incontro ha avuto inizio, come è ormai tradizione, nella piazza antistante il Comune, con la presenza del sindaco Cosi mi e dell'Ammiraglio Cavo Dragone.
Sabatino Caso a nome della Comunità di Sant'Egidio ha ringraziato i presenti per la loro partecipazione. Mons. Giusti ha messo in rilievo che il tema della pace è ritornato di grande attualità grazie anche alla recente visita del Papa in Terra Santa, in quella occasione il Papa ha detto di non essere competente a risolvere le problematiche politiche riguardo ai conflitti, ma è competente nell'indicare le vie del cuore che uniscono i credenti in un solo Dio, cristiani, ebrei, musulmani, e per questo ha offerto ai responsabili politici di Palestina ed Israele di venire a pregare insieme a lui a Roma, nella sua abitazione, affinché Dio conceda la pace. E' necessario -ha continuato il Vescovo- che si trovino sempre dei punti di convergenza perché le armi si possono e si devono sostituire con l'incontro, con il dialogo e la concordia. Monsignor Giusti con voce veemente ha poi gridato: "No, ai servizi segreti!", sono stati i servizi segreti delle grandi potenze che hanno voluto la guerra in Siria, è evidente a tutti che ci sono delle strategie militari che creano e alimentano le tensioni tra popolazioni che invece vorrebbero vivere in pace. Basta con la demonizzazione dell'altro, del nemico, e tutto questo per un motivo semplice: "perché l'altro è nostro fratello". L'assessore Maria Teresa Sposito ha poi portato il saluto dell'Amministrazione Provinciale che ha sempre creduto nella Giornata della pace e nell'inclusione sociale e anche in passato si è sempre battuta per dare la cittadinanza italiana ai bambini stranieri nati in Italia.
La diversità -ha aggiunto- è sempre un arricchimento, la pace si fa con i piccoli gesti, aiutandoci l'uno con l'altro, mi rivolgo perciò ai bambini perché credano sempre nella pace. Gli interventi sono stati conclusi dall'assessore alle Culture del Comune, Mario Tredici, che ha ricordato come Livorno abbia sofferto tantissimo a causa della guerra, infatti i segni dei bombardamenti sono ancora visibili lungo la Via Borra, ai Bottini dell'Olio, in Piazza del Luogo Pio e in Piazza Cavallotti, le ferite si possono vedere anche in certi edifici che sono stati ricostruiti. Ma alle ferite materiali si aggiungono le ferite umane che permangono ancora oggi, i parenti delle tante vittime, le fughe da una città abbandonata e distrutta che ha creato migliaia di sfollati per tutta la Toscana. Le testimonianze e i ricordi di quelle persone ci fanno ricordare che la pace nella democrazia è un bene essenziale. Oggi l'Europa -ha concluso- vuol dire pace, democrazia, progresso, futuro, difendiamo allora questa Europa nello stesso modo con cui difendiamo la pace. La Giornata livornese è stata dedicata a tutti coloro che ancora oggi vivono l'incubo della guerra. La pace infatti non è una parola scontata, la Siria e l'Ucraina ce lo dimostrano e noi vediamo la realtà di queste guerre attraverso la gente che è fuggita e che in questo momento è approdata sulle nostre coste.
Gianni Giovangiacomo