Una importante riunione si è tenuta martedì 30 gennaio presso l'Eclipse Lodge di Blantyre, in Malawi. In vista della prossima sessione della Commissione per il riesame e modifica della costituzione del Malawi, che dovrà occuparsi soprattutto i definire le garanzie per i diritti umani, si sono raccolte insieme alcune associazioni e ONG per unire i propri sforzi affinché anche in Malawi venga abolita la pena di morte.
Particolarmente importante è stata la testimonianza resa, nel corso dell'incontro, da Vera Chirwa, membro della Commissione Diritti Umani della Unione Europea, già condannata a morte per opposizione alla dittatura di Hastings Banda.
"Dopo la condanna, non mi era stata comunicata la data della mia esecuzione. Un giorno mi hanno presa, portata in una piccola stanza, alla presenza di dottori. Mi hanno fatta distendere su un lettino coperto da un lenzuolo bianco. Nessuno rispondeva alle mie domande. Hanno cominciato a tastarmi il braccio, come per trovare la vena per l'esecuzione. Pensavo fosse arrivata la mia ora. Ho pensato ai miei figli, mi avevano promesso che avrei potuto rivederli prima di morire. Ho pregato, non avevo mai ucciso ne' fatto del male a nessuno. Mi hanno tenuta così per un tempo che non so valutare, mentre mi toccavano le braccia. Poi mi hanno detto di scendere dal lettino, che volevano solo farmi un controllo medico. La pena di morte e' disumana, colpisce anche gli innocenti ed e' una tortura."
Le associazioni che hanno accolto l'invito della Comunità di Sant'Egidio sono: Civil liberties Committee, Gender Support Program, Malawi Watch.
Insieme hanno deciso di costituire una task force che porti avanti la battaglia per l'abolizione della pena di morte dalla costituzione malawiana. |