Negli ultimi giorni si è aggravata la situazione in Costa d'Avorio, che dopo il ballottaggio delle presidenziali di fine novembre, è ormai in preda ad una guerra civile con centinaia di vittime ed oltre un milione di sfollati. Da una settimana la capitale economica, Abidjan, è teatro di scontri durissimi tra le forze di Alassane Ouattara e quelle di Laurent Gbagbo, con il coinvolgimento anche della Francia e del contingente
dell'Onu. La città è in preda ai saccheggi e la popolazione non può uscire di casa con gravi conseguenze umanitarie: l'impossibilità di curare i malati e la penuria alimentare, prima di tutto.
Nella casa della Comunità di Sant'Egidio, a Treichville, uno dei quartieri più toccati dagli scontri in atto, un piccolo gruppo della Comunità, rimasto bloccato sette giorni fa (quando all'improvviso la situazione è peggiorata) si raduna ogni sera per la preghiera, in comunione con tutte le Comunità di Sant'Egidio nel mondo e cerca di rispondere come può alle necessità degli amici poveri, a partire dai bambini di strada, che in queste ore non sanno dove rifugiarsi. |