La preparazione delle elezioni legislative previste per il febbraio 2015, il varo di una Commissione nazionale “per la verità e la riconciliazione” e il coordinamento degli aiuti umanitari che stanno affluendo nel paese, in modo che possano raggiungere soprattutto le province più colpite dai disordini e dai conflitti interni degli ultimi mesi, sono i compiti che ha di fronte a sé la neoeletta Presidente della Repubblica Centrafricana Catherine Samba-Panza, eletta lunedì dal Consiglio nazionale della Transizione a Bangui. Lo ha detto il ministro della Comunicazione Adrien Pousson, presente a Roma con una delegazione di autorità governative e della società civile centrafricana, impegnata in colloqui con la Comunità di Sant’Egidio che sta seguendo da mesi il processo di riconciliazione e di sostegno alla transizione democratica nel paese, che si è concretizzato il 7 novembre scorso nella firma del “Patto repubblicano” già definito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un “quadro credibile per promuovere un inclusivo dialogo nazionale fra tutte le parti politiche, sociali e religiose del paese”, e appoggiato anche dall'Unione Africana, che definendolo "un primo passo necessario", ha invitato le parti interessate "ad assicurarne la prosecuzione". (leggi il documento dell'Unione Africana >>)
La conferenza stampa, presenti membri del Corpo diplomatico e funzionari dell’Onu, si è tenuta nella sede della Comunità di Sant’Egidio a Trastevere. Nei prossimi giorni una delegazione della Comunità si recherà a Bangui per incontrare la Presidente neoeletta e per proseguire sul posto il lavoro di riconciliazione già iniziato. Il ministro Pousson ha illustrato la situazione drammatica in cui si dibatte la Repubblica Centroafricana, con un milione di profughi interni (un quinto degli abitanti), mille morti e centinaia di feriti solo nella capitale nei conflitti degli ultimi giorni, le strutture amministrative paralizzate, l’incubo della carestia.
“L’elezione della Presidente Catherine Samba-Panza, riconosciuta dalle principali fazioni in lotta nel Paese, è un segnale forte della comune volontà di riconciliazione. Il processo in atto, e avviato grazie all’impegno e al consiglio della Comunità di Sant’Egidio, deve essere sostenuto dall’Unione europea e dalla Comunità internazionale, alle quali siamo grati per il sostegno che stanno dando al nostro popolo. Abbiamo gettato le basi per imparare a vivere insieme”.
La delegazione della Repubblica Centrafricana presente a Roma ha diffuso il testo di una dichiarazione di sostegno alla presidente neoletta e di impegno comune per la realizzazione del Patto Repubblicano. (Leggi la dichiarazione >>)
Intervistato da un corrispondente del nostro sito il ministro Adrien Poussou ha dichiarato: "Voglio inviare i miei auguri e le mie felicitazioni più sentite alla nuova Presidente della Repubblica Centrafricana e, allo stesso tempo, mettere in rilievo la maturità politica del Consiglio Nazionale per avere scelto una donna come Presidente.
Siamo a Sant’Egidio e ringrazio questa Comunità dal profondo del cuore perché da molti anni è impegnata per la pace in Centrafrica dimostrandoci una fedeltà e amicizia reali e spendendosi per contribuire a implementare il Patto Repubblicano firmato proprio qui a Sant’Egidio.
Il nostro impegno, oggi e nel futuro, è perché giunga la pace nel nostro Paese e per tutti, per gli uni e per gli altri, arrivi la riconciliazione". |