change language
tu es dans: home - l'oecum�...dialogue - rencontr...tionales - antwerp ...e future newslettercontactslink

Soutenez la Communauté

  

Les arrivées des premiers couloirs humanitaires 2018 en Italie. La nouvelle phase du projet, devenu un modèle d'accueil et d'intégration pour l'Europe

"PAIX SUR TOUTES LES TERRES" : 1er janvier, une marche pour un monde qui sache accueillir et intégrer

Le premier jour de l'année nouvelle, manifestations sur tous les continents pour soutenir le message du pape François

De l'Indonésie au Salvador, de l'Allemagne au Mozambique, voici les nouvelles galeries d'images des repas de Noël de Sant'Egidio dans le monde

Des photos continuent d'affluer de tous les continents, regardez-les sur notre carte interactive!

Galerie de photos et vidéos du repas de Noël à Santa Maria in Trastevere

Visite virtuelle de la crèche de Sant'Egidio : Jésus accueilli par les pauvres, les malades, les sans logis et les hommes de toutes confessions

Sant'Egidio et la Muhammadiyah signent à Djakarta un nouvel accord pour la paix et le dialogue interreligieux

une délégation de la Communauté menée par Marco Impagliazzo se trouve en Indonésie

Sant'Egidio au conseil de sécurité de l'ONU pour un point sur la République centrafricaine

Mauro Garofalo : "Le succès de ce premier désarmement garantit la crédibilité de l'ensemble du processus en actes"

Donner à manger aux personnes âgées au Mozambique : distribuitions d'aides alimentaires aux plus pauvres dans la ville de Beira

Aidons les réfugiés rohingyas au Bangladesh

La Communauté de Sant’Egidio lance une collecte de fonds pour envoyer des aides dans les camps de réfugiés au Bangladesh, en collaboration avec l’Eglise locale

Tous les textes de la rencontre #Pathsofpeace

L'assemblée d'inauguration de la rencontre internationale Chemins de Paix

Chemins de 2017 : tout sur la rencontre internationale des religions du monde pour la paix

Le programme, les intervenants et les événements en direct streaming

Global friendship, #MoreYouthMorePeace : le message et l’engagement des Jeunes pour la paix à Barcelone

rendez-vous l’année prochaine à Rome !

 
version imprimable
9 Septembre 2014 09:30 | Thomas More, Campus Carolus, Room 109

Intervento


Joachim Gnilka


Théologien catholique, Allemagne

Nel 1968 all’Università di Münster è stata discussa la tesi di dottorato di Heinirich Misalla dal titolo: “Dio con noi – le prediche di guerra dei cattolici tedeschi 1914-1918”.  Il titolo “Dio con noi” fa già comprendere il tenore. La guerra era considerata ampiamente giustificata. Si pensava che Dio fosse dalla propria parte. La guerra era vista come punizione e richiamo alla penitenza, come educatrice, come manifestazione divina, ecc…  I soldati venivano invitati a combattere con coraggio. Dobbiamo astenerci dal formulare un ingiusto giudizio. Il tenore delle prediche rispecchiava il sentire comune.

La problematica illustrata, che è di estrema complessità, solleva la questione su quale responsabilità abbiano i credenti cristiani nel tempo della violenza. Il tema che ci è stato affidato non indica una via che ci faccia superare il dilemma, ma ci apre una prospettiva, che ci mostra l’uomo concreto. Non è una soluzione politica generale, però offre al singolo essere umano, che sia immerso nello scenario della violenza, aiuto e orientamento, e in particolare all’essere umano che si dica cristiano. Essa ci indica il legame dell’uomo con Dio. Cioè ci indica la dignità dell’uomo.

La dignità dell’uomo, nella visione biblica cristiana, si basa sul fatto che l’uomo è stato creato ad immagine di Dio. Genesi 1,26 ss: “Dio disse: <Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza>… E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò”. Questo testo biblico, il più commentato di tutto l’Antico Testamento, ha conosciuto diverse interpretazioni. Esse fanno riferimento alla natura spirituale dell’uomo, alle sue capacità intellettuali, memoria, intellectus, amor, alla consapevolezza di sé, all’anima immortale, ecc… Oggi è ampiamente diffusa l’opinione che non si faccia riferimento ad una parte degli uomini, ma all’umanità in generale. L’uomo è stato creato da Dio come suo interlocutore, come suo mandatario e vicario. La dignità che ne discende vale per ogni uomo, indipendentemente da religione, nazione, razza, classe sociale a cui egli appartenga. Questa visione non risolve i tanti problemi politici, economici, sociali. Però essa richiama prepotentemente la coscienza dell’uomo e acuisce lo sguardo nella relazione con l’altro uomo, e questo anche in guerra. Questa visione è tanto più indispensabile, ora che le moderne tecniche di guerra rendono possibile la distruzione premendo un bottone. Il singolo uomo che soffre, che muore, non entra nel campo visivo come nelle battaglie del Medioevo. Solo a distanza, attraverso la televisione, ci giunge la sua immagine. Il dolore del singolo, spesso straziante, non dovrebbe apparire davanti ai nostri occhi solo quando è inflitto, ma già quando viene preparato e pianificato. L’uomo, dotato di dignità, dovrebbe riflettere anche sulla dignità dell’altro, del nemico.

In altri contesti la dignità dell’uomo viene espressa anche attraverso il legame che unisce l’uomo a Dio, e questo vale per qualunque uomo, anche quello che non ne ha consapevolezza. Qual è la cosa fondamentale nella vita dei cristiani? Cosa viene al primo posto nella loro vita? Nel rispondere a queste domande cristiani ed ebrei sono concordi. Quando a un rabbino ebreo al tempo di Gesù fu chiesto se, stando in equilibrio su un piede solo, fosse in grado di dire quale sia il nucleo, la sostanza, la quintessenza della Torah di Mosè, questi rispose: il nucleo è  il precetto dell’amore per il prossimo. Devi amare il tuo prossimo come te stesso. Gesù ha detto, come è noto, la stessa cosa. Egli ha inoltre legato l’amore per il prossimo all’amore per Dio. La prima cosa è: Devi amare il tuo Dio con tutto il cuore. La seconda è simile alla prima: devi amare il tuo prossimo come te stesso. Per Gesù l’amore per il prossimo è amore per Dio. L’amore per Dio senza l’amore per il prossimo è senza valore. L’amore per il prossimo senza l’amore per Dio perde lo splendore che gli è proprio. Il precetto dell’amore per Dio, come quello dell’amore per il prossimo, si trova nell’Antico Testamento in brani assai diversi. Gesù ha unificato i due precetti e ha spiegato che essi sono il nucleo fondamentale dell’agire etico. In tal senso si deve sottolineare che il prossimo è senza eccezione alcuna ogni uomo, senza riguardo a religione, popolo, posizione sociale, ecc… La domanda su chi fosse da considerare il mio prossimo fu discussa animatamente al tempo di Gesù. Si cercava di stabilire un limite. Gesù risponde alla domanda su chi sia il mio prossimo con la parabola del buon samaritano. Cioè il prossimo, il mio prossimo, è concretamente qualunque uomo in cui mi imbatto, che giace lungo il mio cammino e che dipende dal mio aiuto. Nessun altro lo aiuterebbe, se io gli negassi il mio aiuto. 

Nel discorso della montagna Gesù ha rafforzato ulteriormente il precetto dell’amore per il prossimo. Nel discorso della montagna enuncia il precetto dell’amore per i nemici (sesta antitesi). “Avete inteso che fu detto: amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Mt 5,42 s). Il precetto dell’amore per i nemici è chiaramente da comprendere come interpretazione del precetto dell’amore per il prossimo. Per gli esegeti esiste il problema di dove sia espresso esplicitamente il precetto dell’odio per i nemici (Qumran?). In ogni caso l’odio per i nemici corrisponde alla sensibilità e al comportamento comune. Gesù con la sua vita ha contraddetto questo comando, pregando in croce per i suoi nemici: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34).

Con ciò torniamo al problema che abbiamo affrontato all’inizio. Abbiamo il Vangelo, i buoni insegnamenti di Gesù, la sua insistente predicazione, che appare evidente praticamente a tutti, ma chi si conforma ad essa? Non abbiamo forse largamente contravvenuto questo precetto? Quante guerre hanno visto cristiani combattere gli uni contro gli altri. Le guerre divengono sempre più terribili e efferate, pensiamo alle due guerre mondiali del secolo scorso. Papa Benedetto (il prof. Joseph Ratzinger) ha fatto riferimento a questo dilemma in una predica di Avvento nel duomo di Münster (dicembre 1964) con parole che toccano il cuore. Si chiede addirittura se dopo 2000 anni dalla venuta di Gesù si possa parlare di un’era cristiana, quando questa era è tanto piena di contrapposizioni come quella che l’ha preceduta. Chiedeva – e a questa richiesta vorrei unirmi anch’io – di domandarsi la questione fondamentale, se una cosa avviene con Cristo, senza Cristo o addirittura contro Cristo. Solo il conformarsi a Cristo dona ad un tempo, ad un’epoca e anche ad una vita individuale una qualità cristiana. 

 

PROGRAMMA
PDF

LIVE STREAMING



NOUVELLES EN RELATION
30 Janvier 2018
BANGUI, RÉPUBLIQUE CENTRAFRICAINE

Chantal, Elodie et les autres : des enfants en soins avec le programme DREAM à Bangui, capitale de la Centrafrique

IT | ES | DE | FR | CA | NL
25 Janvier 2018
ROME, ITALIE

Centrafrique. Le président Touadéra en visite à Sant’Egidio : « Merci pour le soutien au processus de paix : la nouvelle phase de désarmement commence maintenant »

IT | ES | DE | FR | PT | CA | ID
1 Janvier 2012

Marche pour la paix sur toutes les terres


Rome, un long cortège jusqu'à la Place Saint-Pierre. Les salutations du pape Benoît
IT | DE | FR | NL | RU
24 Octobre 2011

L'Esprit d'Assise : 25 années de prière pour la paix

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL | RU
21 Mars 2011

Jos (Nigeria) : conférence sur la paix, le service aux pauvres et le dialogue interreligieux

IT | EN | ES | DE | FR | PT | CA | NL
2 Janvier 2011

A Rome, le pape salue les participants à la marche "Paix sur toutes les terres" organisée par la Communauté de Sant'Egidio

IT | ES | DE | FR | PT | CA | NL | CS
toutes les nouvelles connexes

FAITS MARQUANTS NEWS
2 Février 2018

D'Argentine au sanctuaire des martyrs de Saint-Barthélemy, les reliques des religieux tués en 1976


La prière a été présidée par Mgr Oscar Vicente Ojea, président de la Conférence épiscopale argentine
IT | ES | FR
1 Février 2018 | IRAK

Irak : inquiétude de Sant'Egidio devant le recours à la peine de mort

IT | ES | DE | FR
30 Janvier 2018 | PARIS, FRANCE

Bienvenue ! L'arrivée à Paris de 40 réfugiés syriens par les couloirs humanitaires ouverts en France

IT | ES | DE | FR | CA | ID

ASSOCIATED PRESS
26 Février 2018
Roma sette
Congo e Sud Sudan, Gnavi: «La liberazione ha il nome di Gesù»
23 Février 2018
Domradio.de
"Wir können Frieden organisieren wie andere den Krieg"
22 Février 2018
Famiglia Cristiana
La preghiera sia un urlo contro le guerre
21 Février 2018
Vatican Insider
Sant’Egidio si unisce alla Giornata di digiuno per Congo e Sud Sudan indetta dal Papa
21 Février 2018
SIR
Giornata preghiera e digiuno: Comunità di Sant’Egidio, adesione all’invito del Papa. Veglia nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e in molte città italiane
tous les dossiers de presse