Nel mese di maggio sono stati liberati altri otto prigionieri dal carcere di Douala in Camerun. Lo scorso aprile, già 20 di loro avevano ottenuto il riconoscimento di fine pena grazie all'intervento della Comunità di Sant'Egidio
Come negli altri casi, si tratta di persone povere che avevano già finito di scontare la loro pena ma non avevano la possibilità di estinguere la sanzione pecuniaria, ovvero di pagare la multa che consente di riacquistare effettivamente la libertà.
La Comunità di Sant'Egidio di Douala ha seguito le loro pratiche ed è riuscita ad avere anche una riduzione della pena pecuniaria.
Il giorno della loro liberazione è stato un'occasione di portare aiuto anche agli altri detenuti. A loro, infatti, la Comunità ha distribuito un centinaio di stuoie. Le celle, infatti, sono per lo più prive di letti e i prigionieri sono costretti a dormire per terra. La durezza delle condizioni di detenzione rappresenta un'aggravante della pena. Per questo, alleviare le condizioni di vita dei detenuti è spesso una vera e propria difesa della loro vita. |