Comunità di Sant’Egidio
Unione delle organizzazioni religiose ebraiche d’Ucraina
Ministero della cultura e del turismo d’Ucraina
Non c’è futuro senza memoria
A settant’anni dalla strage di Babij Jar
Dom Učitelja, ul. Vladimirskaja, 57
27 settembre 2011, ore 10.00
La Comunità di Sant’Egidio (www.santegidio.org) e l’Unione delle organizzazioni religiose ebraiche d’Ucraina, con il patrocinio del Ministero della cultura e del turismo d’Ucraina, invitano al convegno pubblico dal titolo Non c’è futuro senza memoria. A settant’anni dalla strage di BabijJar, per il settantesimo anniversario dell’eccidio compiuto dai nazisti nel 1941.
Tra il 29 e il 30 settembre 1941 furono uccisi e gettati in un grande precipizio situato nei pressi di Kiev 33.771 ebrei, in gran parte donne, bambini, anziani. Oltre agli ebrei furono uccisi anche zingari, russi, ucraini.
Che cosa significa Babij Jar per l’identità e la mentalità dell’odierna
generazione di kieviani: una storia lontana? una tragedia «ebraica»? una memoria «estranea»? Parlare di Babij Jar come di un dolore che unisce la coscienza di tutti i kieviani è una tradizione che aiuta non solo a conservare la memoria di un evento storico della Kiev del XX secolo, ma anche a farlo diventare una idea basilare per la costruzione della Kiev del XXI secolo, in cui nessuna comunità nazionale non sarà esclusa dalla vita e dal destino comune di tutta la città.
Facendo memoria degli eventi tragici avvenuti a Kiev settant’anni fa e nella consapevolezza della responsabilità di ogni generazione per la memoria del passato, il convegno sarà l’occasione per una riflessione sulla questione di Babij Jar a livello scientifico, culturale, educativo, insomma a un livello ampiamente pubblico. Il convegno sarà luogo di discussione aperta e di dialogo, al quale sono invitati i più autorevoli studiosi ed esperti d’Ucraina, ciò che offre la possibilità di considerare la questione di Babij Jar nel contesto dei valori dell’umanità, strettamente connessi con le questioni dell’intolleranza nazionale e/o religiosa, della xenofobia e del razzismo, che ogni giorno di più acquistano sempre più attualità nell’odierna società ucraina.
Al convegno interverranno tra gli altri: Yaakov dov Bleich, Rabbino capo di Kiev e d’Ucraina; prof. Adriano Roccucci (Università Roma Tre); Timofej Kochan, viceministro della cultura e del turismo; l’accademico Miroslav Popovič; Anatolij Podol’skij, direttore del Centro ucraino di studio della storia della Shoah; Boris Zabarko, presidente dell’Associazione panucraina degli ebrei ex prigionieri dei lager e dei ghetti.
Ufficio stampa: Jurij Li-fan-se, tel.: 38 067 502 85 89 tel./fax 38 044 278 12 81, e-mail: [email protected]
Programma
h.10.00
I sessione: La memoria di Babij Jar
· Successe settant’anni fa… - Yaakov dov Bleich, Rabbino capo di Kiev e d’Ucraina
· Memoria e futuro – Adriano Roccucci, Università Roma Tre, Segretario Generale della Comunità di Sant’Egidio
· Babij Jar: perché continuare a ricordare – Timofey Kochan, Viceministro della cultura e del turismo
· Babij Jar: una pagina decisiva della storia di Kiev – Miroslav Popovič, Accademico, Direttore dell’Istituto di Filosofia, Copresidente del comitato per Babyj Jar
· Babij Jar e la shoah in Ucraina – Anatolii Podolskyi, Direttore del Centro per lo studio della storia della Shoah in Ucraina
h. 13.00
II sessione: Per un futuro senza discriminazione e violenza
· L'umanità nell'abisso della Shoah – Zhanna Kovba, storica
· Aleksandr e Aleksej Glagolev: cristiani amici degli ebrei – Konstantin Sigov, Direttore del centro di studi umanistici europei dell’Università nazionale « Kievo-Mogilanskaja-Akademija»
· Memoria e storia per un futuro umano – Boris Zabarko, presidente dell’associazione panucraina degli ebrei ex prigionieri dei lager e dei ghetti
· Giovani per un mondo senza violenza – Daniil Polovyi, “Amici della Comunità di Sant’Egidio” di Kiev |