ROMA - “E’ giusto che Roma si dimostri città ospitale, facendo la sua parte nell'accoglienza dei rifugiati che stanno giungendo nelle coste italiane, provenienti particolarmente dalla Siria, dall'Eritrea e da altri paesi che vivono una situazione di guerra e di forte instabilità politica”. Lo affermano la Comunità di Sant’Egidio e il Centro Astalli in un comunicato in cui apprezzano l’impegno delle istituzioni capitoline in questa emergenza e sottolineano che “l’accoglienza risponde a un dovere morale ma anche ad una politica di governo di un fenomeno sociale che richiede di essere affrontato con misure intelligenti ed efficaci”.
“Da sempre - si legge nel comunicato – Roma è stata una città di passaggio e di accoglienza. I numeri di cui si è parlato in questi giorni sono allarmistici ed eccessivi: i rifugiati presenti regolarmente in città dalla fine degli anni '80 hanno sempre trovato una sistemazione senza creare problemi, e ciò è possibile anche ora. Accogliere i rifugiati in modo dignitoso è un dovere delle istituzioni e delle realtà sociali di Roma come delle altre città italiane. Riteniamo che suddividere i rifugiati in più centri nel tessuto cittadino e nella provincia sia la scelta migliore per evitare la creazione di megastrutture”. Il Centro Astalli e la Comunità di Sant’Egidio “sostengono l'operazione Mare Nostrum e apprezzano l’operato di tutti gli uomini e le donne che si stanno prodigando per salvare tante vite, bambini, donne e uomini; e chiedono ai romani di esprimere fino in fondo quell'attitudine alla solidarietà che è loro caratteristica da molti secoli”. |