A Milano, la Comunità di Sant’Egidio è nata nell’89 per opera di Milena Santerini, professoressa di Pedagogia interculturale all’Università Cattolica di Milano. Fu lei, con diversi studenti di alcuni licei milanesi, ad avviare la prima Scuola della pace al quartiere popolare della Barona. La vita della comunità è caratterizzata dalla preghiera, dalla fraternità e dal servizio ai poveri.
La preghiera è la prima opera, quello da cui tutto parte e verso cui tutto torna: i membri si ritrovano nella chiesa di San Bernardino di via Lanzone 13 il martedì, mercoledì, venerdì e, quando non c’è la Messa, sabato sera per la preghiera comune. La fraternità contempla, oltre a molti momenti comuni nel corso della settimana, un vissuto intenso di amicizia e condivisione. Il servizio ai poveri è quello che ogni membro vive quotidianamente, pur avendo ciascuno la propria famiglia con cui abita: la scuola della Pace; le scuole d’italiano con centinaia di studenti immigrati a Corvetto, nel quartiere Paolo Sarpi e in via Timavo, vicino alla Stazione centrale; l’assistenza alle persone senza fissa dimora, i cosiddetti “amici di strada”: un servizio fatto di vicinanza umana e materiale in zona Stazione Garibaldi, in centro nei pressi della Galleria Vittorio Emanuele e vicino alla stazione Cadorna.
Molti membri di Sant’Egidio sono poi impegnati al servizio degli anziani, forse il più impegnativo di tutti: viene garantita una presenza fissa in un ospizio del quartiere Corvetto e, dall’anno scorso, anche la gestione di una casa alloggio a Lambrate, dove quattro anziani sono ospitati in un appartamento requisito alla mafia. Lo scopo è stato quello di evitare che queste persone vadano in un istituto.