Anche quest'anno, le Scuole della Pace hanno coinvolto migliaia di bambini albanesi, nella capitale, Tirana, in altre città e in tanti villaggi delle montagne.
Vi sono luoghi dove, ormai, l'estate di solidarietà è una tradizione attesa. Altri dove quest'anno per la prima volta sono arrivati questi amici da tante città dell'Europa per dare vita a scuole così speciali, da attirare in gran numero bambini e famiglie.
Tra le nuove Scuole della Pace, due villaggi del nord dell'Albania, sulla via tra Tirana e Lezha: Torovice, noto per i prodotti agricoli e Shkembi i Kuk, un piccolo villaggio, il cui nome significa "roccia rossa". E' il colore della pietra che si estrae nella ava vicina e che dà lavoro agli abitanti della zona. I villaggi erano prosperi, un tempo. Ora, la vecchia strada che collegava Tirana e Lezha è stata sostituita da una moderna autostrada e i due centri sono rimasti isolati.
Le suore francescane di Santa Filippa Mareri hanno aperto volentieri le porte della loro casa al gruppo di universitari romani della Comunità di Sant'Egidio e ai bambini dei due villaggi (oltre un centinaio) perché potessero realizzare la Scuola della Pace.
Le guerre nel mondo, l'Africa, la speranza di pace di tanti popoli. Ma anche corsi di educazione sanitaria (in particolare sul problema della carenza iodica che colpisce il 10% della popolazione albanese) e di igiene: questi i temi affrontati nei giorni trascorsi insieme.
Anche a Qesarake, un quartiere della periferia di Tirana, non lontano dall'ospedale psichiatrico che la comunità aiuta da molti anni, la Scuola della Pace è arrivata quest'anno.
Qesarake si trova alle pendici del monte Dhait, una delle montagne più alte e belle di tutta l'Albania. A due passi, c'è anche un lago artificiale dove molti albanesi vanno a cercare un po' di ristoro nelle calde giornate estive. Ci si arriva dopo aver attraversato un vecchio quartiere di Tirana pieno di palazzoni grigi che ricordano il triste periodo della dittatura di Enver Hoxha.
Il quartiere è formato da un agglomerato di case basse la maggior parte delle quali ancora in costruzione, segno di un insediamento recente.
La scuola, ancora in fase di ristrutturazione, è però l'unico edificio di una certa portata. L'attuale direttrice, che aveva conosciuto la Comunità di Sant'Egidio quando era ancora insegnante in una scuola dove si svolgevano le nostre attività, ci ha subito contattati perché facessimo la Scuola della Pace e ci ha fatto affiancare da un team di insegnanti che hanno partecipato alle nostre attività "studiando" il nostro metodo, osservando attentamente le lezioni, prendendo appunti su tutto quello che facevamo.
Alla festa finale c'erano tutti: famiglie, insegnanti e i dirigenti del distretto scolastico di Tirana: tutti alla Scuola della Pace!
|