Un sogno che si realizza: alla Conferenza Internazionale di Barcellona, la Comunità di Sant'Egidio presenta il suo programma di cura dell'AIDS in Africa, denominato D.R.E.A.M. Il 12 luglio l'incontro con la stampa catalana e internazionale.
Lo stand di Sant’Egidio è molto affollato in questi giorni di luglio nel vivace ingorgo della conferenza internazionale di Barcellona. Quasi 20.000 le persone presenti: ricercatori, professionisti della sanità, attivisti, persone sieropositive, case farmaceutiche e molto altro.
Quello che colpisce del nostro stand non è solo la gigantografia della donna e del bambino simbolo del nostro programma, ma il fatto che il programma sia già avviato e riguardi la terapia: infatti su circa 10.000 lavori presentati ed accettati solo poco meno di 50 parlano della cura in Africa e quasi nessuno della salute delle madri.
In questa cornice, il 12 luglio sarà firmato l’accordo con la Catalogna che si è impegnata per la realizzazione ed il mantenimento del Laboratorio di Biologia Molecolare a Beira. Si tratta di un esempio importante di come attorno al progetto, ormai sempre più convincente, si vadano aggregando continuamente enti, energie, e speranze.
Sono due le conferenze stampa organizzate per la stampa internazionale e quella catalana per presentare il progetto Dream, un sogno che ha già iniziato ad essere una realtà.
COMUNICATO STAMPA
IMPORTANTE CONTRIBUTO DELLA CATALOGNA
AL PROGRAMMA DI LOTTA ALL’AIDS IN MOZAMBICO
DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO
Domani 11 luglio, in margine alla Conferenza Internazionale per la lotta all’AIDS che si svolge dal 7 al 12 luglio presso la Fiera di Barcellona, alla 11.30 presso la Caixa Forum, alla presenza del Ministro della salute della Catalogna , Eduard Rios, di quello del Mozambico, Francisco Songane, nonché del responsabile del programma di lotta all’AIDS della Comunità di Sant’Egidio, Leonardo Palombi, verrà firmato un protocollo di intesa tra la Comunità di Sant’Egidio e il Dipartimento di Sanità e Sicurezza sociale della Generalitat della Catalogna.
Il Programma D.R.E.A.M. (Drug Resources Enhancement aginst AIDS in Mozambique), che la Comunità ha reso operativo da circa un anno in Mozambico, presenta alcune importanti caratteristiche: la prima è che si gestisce per la prima volta a livello paese e all’interno del Servizio Sanitario Nazionale la terapia HAART (Highly Active Anti-Retroviral Therapy). Fatto ancora più peculiare è che tale approccio è rivolto alle donne in gravidanza, al fine di assicurare la sopravvivenza della madre e non solo del bambino, e ad alcune categorie di lavoratori come ad esempio medici e maestri con l’intento di proteggere lo sviluppo del paese.
Come è noto l’HAART richiede avanzate tecniche di diagnostica per il monitoraggio della terapia stessa: il contributo della Catalogna consentirà di creare un secondo di laboratorio di biologia molecolare a Beira dopo il primo già impiantato nella capitale Maputo dalla Comunità di Sant’Egidio. |