"Ti ricordi di me? Forse non mi riconosci. Un anno fa stavo molto male, ero magrissima e quasi non riuscivo a camminare da sola. Ora lo vedi come sto bene? Questo non è un sogno, è possibile anche per te". Sono più o meno queste le parole con cui, in dialetto changane, Honoria si rivolge alle donne che vengono ogni mattina al Centro del Programma di lotta all`AIDS DREAM.
Onoria è una delle prime pazienti di DREAM. Le sue condizioni sono molto cambiate dopo un anno di terapia. I farmaci antiretrovirali le hanno restituito la salute e la voglia di vivere. Oggi non sta soltanto meglio, ma può anche fare qualcosa per gli altri. Anzi, può fare molto, perché può insegnare a tante altre donne a intraprendere con fiducia la sua stessa strada. Per questo, da qualche giorno, ha iniziato un nuovo lavoro: è "attivista" nel centro di Machava. Il suo ruolo è quello di accogliere le donne che vengono per i test e per la terapia, spiegare loro quanto sia importante seguire con scrupolo le prescrizioni dei medici, fornire i chiarimenti di cui hanno bisogno. Il suo sorriso è la dimostrazione migliore dell'efficacia della terapia e le donne la ascoltano con interesse e con speranza.
Insieme a Honoria, un'altra donna ha iniziato lo stesso lavoro nel centro di Matola 2. Presto, a queste prime "attiviste" se ne aggiungeranno altre. |