(ANSA) - BUENOS AIRES, 16 MAG - «Aleppo sta morendo, Palmira è a rischio, sarà distrutta. Ma non si distrugge solo un Paese, non ci salviamo nemmeno noi, è il mondo mediterraneo che sta saltando in questo modo». A sottolinearlo dall'Argentina, dove si trova in visita, è il fondatore della comunità di Sant'Egidio ed ex ministro, Andrea Riccardi. «La guerra in Siria resta una grande sfida per il mondo, non si può accettare una guerra che dura da quattro anni, più di 200 mila morti, più di quattro milioni di rifugiati. E non si trova un giusto che prenda un'iniziativa per rompere questo intrico di scontri e responsabilità», ha precisato Riccardi a Buenos Aires, dove oggi ha tenuto una conferenza presso la sede dell' Università cattolica argentina. «In Europa, nel mondo, siamo abituati all'agonia della Siria, non emerge alcun statista che faccia proprio tale dramma, che cerchi la pace. Possono i cristiani accettare che un Paese venga distrutto davanti agli occhi del mondo che gioca agli scacchi con il sangue del popolo della Siria? E accettare - ha concluso Riccardi - che i cristiani abbandonino quell'oriente medio nel quale vivono da venti secoli?».
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